“Mollo tutto e apro un bar sulla spiaggia” è una di quelle frasi che quasi tutti dicono almeno una volta nella vita. Poi si torna nella realtà fatta di routine e scadenze. Davvero però non c’è alcuna alternativa al ritmo lavoro/casa, e i viaggi devono essere confinati 15 giorni d’estate?
No, si può fare diversamente, con un po’ di organizzazione e una certa dose di coraggio. Le nuove tecnologie e il web, così spesso vituperate, offrono opportunità impensabili anche solo 10 anni fa. Lo sanno bene i nomadi digitali, coloro che lavorano ovunque e solo con un pc e una connessione internet.
Quindi sì, mollare tutto e vivere on the road è possibile. Basta ricordare che non è questione di vivere in vacanza; è un nuovo modo per intendere la propria professione.
Vivere viaggiando è possibile?
Ci sono più tipologie di lavoratori nomadi digitali, ovviamente. Una prima, grande suddivisione riguarda coloro che si muovono spesso facendo il loro lavoro da remoto, e coloro che invece trasformano il viaggio in professione.
In questo secondo caso, i casi più noti sono i blogger di viaggio. Monetizzano le loro esperienze e i loro racconti, con siti che creano entrate da pubblicità o partnership con agenzie di viaggio.
Diversamente, il viaggio diventa la propria condizione di vita, mentre si porta avanti la propria professione. E’ evidente che non tutti i lavori si possono adattare alla vita on the road. Non si può gestire un negozio o una officina meccanica; e in generale non è possibile avere un contratto da dipendente e mollare tutto. Chi vive viaggiando è un libero professionista, un imprenditore digitale che punta sulle proprie capacità e le mette a frutto.
Si può quindi essere scrittori, video maker, grafici, web design, ma anche consulenti aziendali, traduttori, ambientalisti. Viaggiare significa anche conoscere e fare esperienze uniche, che si possono poi re immettere nel mercato del lavoro. Insomma, l’elemento più importante per cambiare vita è cambiare la propria mentalità: il resto verrà dopo.
Consigli per vivere e lavorare viaggiando
Primo consiglio: non abbiate fretta. Per quanto mollare tutto e vivere viaggiando sia un colpo di testa (che qualche parente non capirà mai) richiede preparazione e progettazione. Cominciate avviando la vostra attività, e creandovi una posizione. Si può fare anche mentre viaggiate, ma se iniziate prima sarà più semplice, e sarete meno stressati.
Il secondo consiglio è quello di mettere dei risparmi da parte. E’ vero che c’è chi è diventato più ricco di quanto mai sarebbe accaduto continuando ad andare in ufficio ogni giorno, ma essere previdente non guasta mai. Avere da parte i soldi per vivere ipoteticamente almeno un anno senza guadagni, vi farà stare più sereni.
Il terzo consiglio riguarda un altro determinante aspetto della nostra vita: l’abitazione. Ovviamente il concetto di “casa con mutuo trentennale” è abbandonato, e dovete mettervi nell’ottica di non avere una casa, ma posti in cui stare. Studiate i meccanismi degli alloggi in affitto a breve termine, sia tramite agenzie specializzati ma anche presso privati. Il web, di nuovo, vi viene in aiuto; e quando non trovate casa, rivolgetevi agli alloggi. Gli alberghi sono per i turisti: voi invece siete viaggiatori di professione.
L’ultimo consiglio è forse uno dei più importanti, soprattutto per tutti coloro che lavorano online da remoto: affidati ad un servizio online per la gestione degli adempimenti fiscali. Rimanere sempre aggiornati e monitorare tutte le scadenze fiscali può rivelarsi complesso. Per fortuna esistono piattaforme come Fiscozen, le quali ti aiutano e supportano nella gestione di tutti gli adempimenti. Ed il bello è che puoi gestire il tutto completamente online: creare le tue fatture, organizzare il tuo portafoglio clienti e fornitori, firmare e presentare la dichiarazione dei redditi ed ottenere una previsione sempre aggiornata di tasse e contributi.